La Vita
Il sole scende oltre l’orizzonte di fuoco,
l’inverno e’ ormai passato e con esso ogni calore del fuoco domestico s’ e’ spento.
Le ancestrali cornamuse chiamano con la triste nenia dell’addio,
la neve si e’ ormai sciolta …
….. con essa ogni candore umano e’ finito.
Le narici del destriero soffiano di nuovo vigore e tutte le vene della sua eccitazione presagiscono l’ultima corsa.
A stento trattengo lo sperone sul fianco, in attesa di un ultimo minuto;
Quel minuto di desiderio che racchiude tutta la nostra estasi.
Quel minuto che vorremmo fosse l’eterno.
Quel minuto fatto di attimi, di sguardi e di parole gettate oltre il cuore.
Quel minuto fatto di amplessi
Quel minuto fatto di candido amore.
Quel minuto fatto di silenzi
Quel minuto fatto di tormenti.
Quel minuto fatto di notti stellate e mattini radiosi.
Quel minuto fatto di speranze
Quel minuto fatto di illusioni.
A stento trattengo lo sperone sul fianco, in attesa di un ultimo minuto.
Gli occhi del destriero sono fiamme di intensa passione
I miei occhi somo umettati di lagrime inespresse
Il suo collo e’ incurvato
La sua coda tesa come il boma di un veliero……
Il mio cuore sembra scoppiare!
La criniera sembra un mare in tempesta
I suoi muscoli otri gonfi di potere,
I suoi tendini son corde di violino pronte a scandire l’impeto selvaggio.
A stento trattengo lo sperone sul fianco, in attesa dell’ultimo minuto.
Il destriero si raccoglie per l’ultimo balzo, il mio cuore e’ pronto con esso!
……..Ma la mia mente immagina il corpo di Lei raccolto per l’ultimo guizzo di piacere nell’intenso attimo del possesso.
Gli occhi languidi e le labbra arse,
le gote rosse e le vene gonfie d’ emozione
Le lagrime calde che inarrestabili scorrono sul volto tormentato
e l’alito di lei misto al profumo dei suoi umori corporei.
I gemiti della femmina…..
….. le grida dell’amante,
il nome invocato quasi una preghiera ……..
…… la parola AMORE che s’alzava come un vento turbinoso.
A stento trattengo lo sperone sul fianco, ma il minuto non e’ piu’.
Punto di fuoco lontano nel tempo.
Punto di luce lontano all’orizzonte.
Lo sperone affonda nel fianco.
Il destriero coglie la sua potenza,
inarca le reni,
raccoglie gli anteriori.
Un lungo nitrito………………
E’ un pianto straziante che squarcia l’aria del tramonto.
Le zampe scalciano…….
Gli zoccoli scalpitano e tutto………..
…tutto il passato si proietta oltre l’ostacolo della vita!
03/ Maggio / 2004